Introduzione
Come percepiamo visivamente l’ambiente? Qual è l’impatto della visione sull’attività cerebrale? Più del 60 % dell’attività cerebrale è connessa all’elaborazione del segnale visivo. Questa comprende la percezione del segnale sensoriale fino alla sua successiva elaborazione ed integrazione per la programmazione di risposte motorie o per l’acquisizione di esperienze cognitive. L’architettura del sistema visivo (dalla retina fino alle aree corticali) garantisce tutte le informazioni necessarie per l’orientamento spaziale. La fovea (1.5 mm) è la parte della retina caratterizzata dalla maggiore risoluzione spaziale. Andando dalla fovea verso la periferia retinica la risoluzione spaziale lascia spazio a quella temporale (aumento della sensibilità percettiva al movimento).
Come possiamo classificarli? I movimenti oculari possono essere classificati in due macro categorie in base alla loro funzione:
Stabilizzazione: nistagmo optocinetico e riflesso oculovestibolare
Spostamento: saccadi, pursuit, vergenze
Cosa sono le saccadi e le fissazioni? Circa il 90 % del tempo impiegato nella visione è dedicato alla fissazione (sguardo fisso su qualcosa); il rimanente 10 % è usato per spostare gli occhi da un punto di fissazione ad uno successivo (saccade). In media avvengono circa tre fissazioni al secondo, di durata variabile (300-500 ms). Le saccadi sono movimenti rapidi e possono superare i 700°/s.
Perché i movimenti oculari sono interessanti? La percezione e l’elaborazione del segnale visivo è dipendente e a sua volta modula il programma motorio necessario allo spostamento degli occhi per l’esplorazione visiva. La comprensione del processamento e dell’elaborazione del sistema visivo, di come la percezione visiva funzioni e di come siano eseguiti i comandi motori, è di enorme interesse per l’ambito neuroscientifico al fine di comprendere i meccanismi alla base del funzionamento del nostro cervello.
Il nostro lavoro